Distopia

Ci sarà un giorno in cui i morti ibernati torneranno a vivere. Essi, essendo morti in vecchiaia all’età media di ottant’anni, torneranno a respirare nel mezzo di una vita di durata media e avranno così una nuova esistenza da poter esaurire. Saranno considerati saggi, poiché provengono da tempi antichi in cui non tutto era perduto, dove l’amore e i sentimenti venivano ancora provati dagli esseri umani ed essi li portano con se, nel mondo nuovo. Ricordano a tutti com’era bello sorseggiare l’acqua da una sorgente mentre il sole batteva imponente sulle cime della montagna, o come ci si sentiva a far dondolare il proprio figlio su un’altalena, vedendolo libero in mezzo alla gente, giù al parco. Oppure, ricordano di quanto fosse soddisfacente, dopo una giornata di lavoro, radunare la famiglia attorno al tavolo imbandito per la cena. Altri ancora ricordano quanto fosse intimo pregare in quelle vecchie chiese del 600, o come si rizzavano i peli del corpo al suono di un grammofono da cui usciva ribelle la voce di Edith. La maggior parte di loro, cercano in tutti i modi di riportare il mondo ai vecchi fasti, quando non tutto ancora era perduto…